lunedì 14 aprile 2008

Deriva01 • Stefano Vittori

Per questa prima deriva ho deciso di scattare le 18 foto a distanza di 3’ 33’’(3’ 33’’ x 18 = 60’) in modo da scandire il racconto in piccole unità di tempo regolari e dare la stessa importanza a ogni frazione del pedinamento.

11 40' 00''
Il turista pedinato percorre Via di Torre Argentina, guardando la sua cartina alla ricerca di qualcosa.


11 43' 30''
Giunto in Via Florida, prosegue a testa bassa leggendo la mappa.



11 47' 00''
E' ancora in Via Florida, guarda l'insegna del Bar Amore.



11 50' 30''
Entra nel bagno.




11 54' 00''
Ordina e attende...




11 57' 30''
... e attende ancora.




12 01' 00''
Finalmente arriva il pasto precotto.
Sono lasagne, inizia a mangiare...



12 04' 30''
...beve un pò d'acqua, mangia...




12 08' 00''
...mangia...




12 11' 30''
...lentamente continua a mangiare...




12 15' 00''
...un altro pò d'acqua per poi continuare...




12 18' 30''
...finalmente finisce. Ringrazia ed esce.




12 22' 00''
Uscito in Via Florida, riprende la fedele cartina e vi posa nuovamente gli occhi.



12 25' 30''
Segue le indicazioni della mappa per tornare su Via di Torre Argentina.



12 29' 00''
Giunge a Largo di Torre Argentina e da qui muove i passi verso la nuova meta.



12 32' 30''
Cerca sulla palina il proprio bus. E' il 492.




12 36' 00''
Sul bus si guarda poco intorno, guarda la cartina e conta le fermate.



12 40' 00''
Il tempo è scaduto. Scendo. Lui continua...




Con queste foto ho voluto far emergere, in senso critico, la scomparsa della città. La persona da me pedinata era talmente indaffarata a seguire le indicazioni sulla cartina che non ha vissuto la città, ma solamente la sua interfaccia, rapportandosi unicamente con le rappresentazioni della stessa: cartelli, lapidi delle vie, segnaletica stradale, insegne, paline, etc. Da questo si evince quindi, che talvolta siamo tanto abbagliati da un traguardo da non considerare il percorso con cui lo raggiungiamo, e molto spesso è proprio in questo che risiede la virtù del primo. Se solo il turista avesse buttato via la cartina e si fosse guardato intorno perdendo, magari, i suoi punti di riferimento, si sarebbe trovato a confronto con una città mai vista prima.
La sua versione della città.
Ed è proprio indagando il suo fare che mi sono accorto che esistono tante città nella città, scoprendo una sorta di gioco di scatole cinesi in cui un universo ne racchiude tanti altri.

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