Si sa, la prima esperienza dettava largo Argentina come punto di inizio. E così fu.
L'approccio a questa prima volta è stato abbastanza esecutivo, o almeno all'inizio.
La storia è questa:
Arrivate lì non abbiamo fatto caso a cos'era realmente largo Argentina, a cosa la circondava e chi la popolava. Gli occhi puntati solo sulle figure che ci passavano davanti con la speranza che la persona scelta potesse intrattenerci col suo percorso per un'ora circa. Puntiamo su una ragazza con fare trasandato che si inoltra sicura in un vicolo, ma da subito dichiariamo la nostra disfatta dal momento che, salendo le scale di un palazzo, è poi sparita in una delle tre porte di un pianerottolo. Altre sconfitte, ebben sì: un anziano con una bambina, una troupe televisiva e...
E poi lei: la nostra fotografa. Sola in mezzo ad un posto così grande e con la sua storia tutta da scoprire, senza nemmeno sembrare così sicura di sè, con la sua macchina fotografica in mano e le sue continue fotografie, una dopo l'altra, sempre alle stesse cose. Decidiamo di seguirla, ci ispira questa sua aria bizzarra. Dopo aver fatto più volte il giro di largo Argentina in ricerca di qualche istante da catturare, accelera il passo verso Via Arenula.
E lì qualcosa comincia a cambiare.
Cos'è Via Arenula? Cosa si trova qui? Dove si va?
La percorre tutta fino al Lungotevere d. Cenci. Un ponte e un fiume, il Tevere, affascinante da attraversare e osservare. Ma la fotografa corre, non possiamo lasciarla andare. Allora abbandoniamo l'idea di attraversare il ponte e con lei arriviamo a Piazza delle Cinque Scole e poi ancora Via d. Portico d'Ottavia, Via del Tempio, ancora Via del Portico e poi finalmente Piazza s. Bartolomeo, la fine del nostro percorso e del nostro tempo.
Una via dopo l'altra, senza nemmeno sapere bene il dove e il come.
E' stato a Piazza S. Bartolomeo che le cose sono cambiate, o meglio alla strada del ritorno.
Il ritorno è stato riflessione, confronto, esplorazione.
Meditiamo bene sulla strada percorsa: con la cartina davanti ci accorgiamo di aver fatto un giro abbastanza curioso. Il Lungotevere in realtà è stato sempre con noi, non ci hai mai abbandonate: ci siamo passate affianco, un po' più distanti e dopo vicinissime, e poi la scoperta dell'Isola Tiberina! Cos'è? Che storia porta con sè? Perchè Isola? Una serie di domande nate camminando, tornando, rivivendo una strada che a mano a mano è diventata più nostra, più conosciuta. Sarà perchè ora quei posti sono immortalati in 18 foto, sarà perchè senza più il vincolo di seguire una persona abbiamo potuto rallentare lì dove volevamo esplorare, dove il nostro occhio si è soffermato e s'è distratto.Ed è stato ancora al ritorno che ci siamo accorte che la fotografa era più sicura di quanto noi immaginassimo: ci ha portate in strade secondarie ma affascinanti, ci ha portate alla Sinagoga, un qualcosa a noi estraneo ma dentro alla nostra città, così come ci siamo noi. Ogni strada sembrava volesse raccontare la sua storia, ma non c'era tempo: dovevamo tornare!
Così rieccoci a Largo Argentina, quasi con un amaro in bocca, con la sensazioni di aver lasciato dietro qualcosa di inesplorato, di esser state costrette a seguire un percorso, quello della nostra fotografa, che però non era il nostro!
Perchè è questo alla fine che ha lasciato la prima deriva: una voglia di esplorare, conoscere, perdersi in posti sconosciuti e ritrovarsi negli stessi.
Torneremmo volentieri in quelle via, per esplorare ancora e per farci raccontare da foto, passanti, libri e quant'altro la storia della zona.
Federica Lastrucci, Sara Meloni, Paola Meloni
Nessun commento:
Posta un commento