L'intermezzo è stata (ed è tutt'ora) la parte più dura. E' il confronto per eccellenza, la sintesi dei nostri percorsi, del nostro modo di vivere Roma. Per quanto il nome intermezzo possa temporalmente indicare un qualcosa di breve, è invece un processo lungo che richiede più tempo di quello previsto.
Qual è il nostro intermezzo dunque?
Parlando tra noi, osservando più volte le nostre mappe non siamo arrivate ad un'unica conclusione. Continui spunti e stimoli per approndire, osservazioni nuove e nuove idee.
Abbiamo cominciato da noi e dalla differenza non solo dei nostri percorsi quotidiani ma anche delle modalità con cui ci muoviamo nella nostra città. Le strade sono diverse, le zone altrettanto, tanto da farci avere idee dissonanti su cosa e come è Roma. Non è certo un ostacolo il guardare differentemente lo spazio che ci circonda, è anzi un modo per completare la visione che abbiamo della città, al di là se si tratti di Roma o no.
E' nata curiosità fra di noi, fra le scelte che quotidianamente facciamo, dal percorso che intendiamo intraprendere al mezzo con cui ci spostiamo; consigli e proposte su come arrivare prima, su quale zona soffermarsi e sul preferire l'autobus alla metro che oscura, in fondo, l'immagine della città ... Sì insomma, è stato un perdersi nella mente e nella strada altrui.
Cosa ci accomuna? La preferenza di un mezzo diverso dalla metro, la convinzione che spostandoci la città debba essere guardata ed ascoltata; diversi punti della città, da Termini, fulcro di qualsivoglia spostamento, all'università stessa; spostarsi con l'intenzione di fare il più presto possibile..
E cosa ci distingue? L'approccio a Roma, che è diverso da chi non è residente a chi ci vive da venti anni; lo spaesamento inevitabile che ne consegue; l'importanza diversa che diamo a paesaggi e dettagli. In fondo è questa la nostra grande differenza: il vivere Roma per la prima volta, una città che ancora non ci appartiene, che ancora non riteniamo nostra a tutti gli effetti, e di conseguenza il volerla scoprire volta per volta, curandoci di conoscere nuove strade e nuove immagini della città.
Come abbiamo già detto, è un processo lungo, imprevedibile e dinamico. Un confronto che non ha mai fine ma che fa entrare nel mondo di chi si ha affianco, nella sua idea di città e non nella propria! Perdere per un attimo la propria personalità cercando di capire e assorbire le scelte e le idee dell'altro e riacquisirla lì dove si deve trovare un punto di contatto... Questo è l'intermezzo!
Federica Lastrucci, Sara Meloni e Paola Meloni
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