martedì 8 aprile 2008

Guy Debord • The Naked City (1957)




Causa ed effetto delle "derive" parigine - e figlia del flâneur baudelairiano, della lettura che ne diede Benjamin nell'incompiuto Passagen-Werk, delle deambulazioni surrealiste sulla stessa Parigi - la produzione, la pratica, di queste mappe (sul finire degli anni '50) rappresenta un tentativo di decostruire le esistenti "rappresentazioni" della città e di sperimentarne allo stesso tempo visioni "altre", altri utilizzi.
Più che nuovi prodotti, le mappe psicogeografiche di Debord e dei situazionisti costituiscono il frutto di un detournement ottenuto modificando e "migliorando" le mappe esistenti, ordinarie, della città.

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