perdersi di vista,
perdersi in un bicchier d'acqua,
perdersi una scena,
perdersi la propria mamma in un supermercato (ed essere richiamati dal reparto casse),
perdersi un accendino (...magari solo uno!),
perdersi l' ultimo preservativo rimasto,
perdersi una puntata di LOST,
perdersi tra i canali della televisione,
perdersi tra le stazioni radio,
perdersi tra le cartelle di un computer,
perdersi nel web,
perdersi la schedina vincente (!!!)
perdersi sul Raccordo,
perdersi tra gli ombrelloni di uno stabilimento balneare,
perdersi il saggio di danza della propria amata,
perdersi tra i livelli di photoshop,
perdersi gli ultimi2 euro e 10 per le sigarette,
perdersi le chiavi di casa,
perdersi l'ultimo treno,
perdersi su una nave in preda alla nausea,
perdersi il proprio cane nel parco,
perdersi nel vuoto,
perdersi Roma-Manchester per colpa del lavoro,
perdersi una lezione all' università,
perdersi un cd dei Pink Floyd (a cui tuo padre ti ha detto di stare attento),
perdersi facendo le consegne a domicilio,
perdersi in un discorso,
perdersi nei sogni,
ma soprattutto perdersi nella realtà di tutti i giorni.
E' divertente notare come il perdersi possa apparire una relazione biunivoca con il negativo,
ma allo stesso tempo estremamente educativo ai fini della riflessione interiore personale...
...meno divertente è prendere atto di quante volte/cose mi sono perso senza, a volte,
rendermene memmeno conto.
Un saluto a tutti gli smarriti del mondo!
Fabrizio Mele
impariamo a perderci • download prescrizioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
concordo pienamente...spesso il PERDERSI ci aiuta a ritrovare la retta via....bravo fabri...bella vena poetica...
Posta un commento