mercoledì 7 maggio 2008

Mappa mentale • Marchetti Silvia

Dopo aver letto la terza deriva, parlare della mia mappa mentale è...strano. Perchè alcuni di noi stanno affrontando le gioie (poche) e i dolori (tanti) della ferrovia di Roma Nord..ed è proprio quel treno ad essere al centro della mia mappa mentale!

E' ormai da 6 anni che lo prendo ogni giorno, andata e ritorno per un totale di 100 minuti quotidiani (nei casi migliori), che forse non sembrano nemmeno tanti, ma per sei anni consecutivi quell'ora e quaranta di treno al giorno diventa un elemento significativo.

Io non sono di Roma, abito in un piccolo, piccolissimo, minuscolo paese della provincia nord (1300 abitanti) che funziona come una boccia di vetro per i pesci: ci stai dentro e se ti vuoi muovere giri in tondo, perchè le possibilità di movimento non sono poi così tante. Si ok, la natura, il relax, gli amici di una vita, conosci tutti quelli che ti stanno attorno...ma ogni cosa ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi, così a un certo punto quella boccia di vetro diventa insopportabile. Ho avuto la mia occasione d'evasione cominciando il liceo, a Roma (con fermata lungo il tragitto del treno). Prima d'allora non avevo mai sperimentato la città, la possibilità di scegliere una strada da seguire (perchè ce n'era un'offerta infinita, al contrario del mio solito percorso forzato casa-piazza-passeggiata-casa). Ma presi l'abitudine di fermarmi dopo la scuola insieme alle mie amiche e cominciai a esplorare la città, a scoprirla. A quel punto il treno divenne il mio strumento di libertà e, visto che non guido, lo è tutt'ora. Anche se come base i miei spostamenti hanno motivi di studio, quel treno continua a darmi la possibilità di accedere a molte cose per me fondamentali: lo spazio per muoversi, camminare senza meta, o magari anche in tondo ma per scelta, le amicizie, gli incontri casuali con persone che non vedi da tanto, con persone che vedi sempre ma ti fa piacere avere vicino, con sconosciuti che vedi un giorno e non vedrai più, ma che in qualche modo ricorderai sempre, il rifornimento per le mie passioni, il disegno e la musica, e anche (perchè no?) lo shopping! Quello che mi spinge a partire ogni giorno, anche ad orari assurdi a volte, è che so che mi si presenterà davanti un'occasione nuova, una nuova situazione, un imprevisto, una scoperta...

E mi fa strano pensare a chi prenderà quel treno in questi giorni per la deriva senza averlo mai visto prima, perchè forse le loro impressioni mi ricorderanno quello che pensavo io quando lo prendevo le prime volte o mi doneranno visioni diverse su quella che è la parte centrale della mia mappa mentale.

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