giovedì 1 maggio 2008

Intermezzo • Della Calce, Fabrizi

Riflettendo sulla prima deriva ci siamo accorti che il modo di utilizzo di roma da parte del soggetto pedinato somiglia un po al nostro. Il prendersi un gelato, o fermarsi a guardare negozi, lo stesso passegiare conoscendo la destinazione sono senz'altro azioni che ci accomunano. Guardando e sovrapponendo poi i nostri percorsi abituali a quello del turista seguito abbiamo potuto apprezzare il fatto che non ci fosse nessun punto in comune a parte lo sfondo. Poi abbiamo pensato che lo sfondo, lo spazio bianco nella mappa, non è un nulla, è un qualcosa di inesplorato, è la Roma che non conosciamo, la Roma che non ti aspetti, la Roma che si può esplorare solo perdendosi. Forse questo è un secondo punto in comune. E nella seconda deriva ne abbiamo avuto la prova visitando vie sconosciute ci siamo sentiti turisti nella città dove viviamo.


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