Riflettendo sulla prima deriva ci siamo accorti che il modo di utilizzo di roma da parte del soggetto pedinato somiglia un po al nostro. Il prendersi un gelato, o fermarsi a guardare negozi, lo stesso passegiare conoscendo la destinazione sono senz'altro azioni che ci accomunano. Guardando e sovrapponendo poi i nostri percorsi abituali a quello del turista seguito abbiamo potuto apprezzare il fatto che non ci fosse nessun punto in comune a parte lo sfondo. Poi abbiamo pensato che lo sfondo, lo spazio bianco nella mappa, non è un nulla, è un qualcosa di inesplorato, è la Roma che non conosciamo, la Roma che non ti aspetti, la Roma che si può esplorare solo perdendosi. Forse questo è un secondo punto in comune. E nella seconda deriva ne abbiamo avuto la prova visitando vie sconosciute ci siamo sentiti turisti nella città dove viviamo.
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