mercoledì 7 maggio 2008

Deriva02 • Felicetti, Fusco

L'EDEN, DOVE MENO TE L'ASPETTI

Ci incontriamo da Maurizio. Casa sua e' ormai la nostra base operativa. Pensiamo a lungo ad un modo per privarci della liberta' di scegliere.
La griglia geometrica con cui e' organizzato lo stradario ci fornisce lo spunto: una scacchiera su cui si aprono infinite possibilita' di gioco.
Cosi decidiamo di giocare: BATTAGLIA NAVALE sulla citta'!!!

Preparazione del piano di gioco
Ogni tavola dello stradario e' organizzata secondo una griglia di 5 quadrati x 4. Ne ricalchiamo la geometria e, onde evitare ogni tipo di condizionamento con la griglia originaria, suddividiamo ulteriormente ogni quadrato in quattro parti uguali secondo i loro assi di simmetria.
Abbiamo cosi la nostra base da gioco 10x8.

Regolamento
I 2 giocatori hanno a disposizione ciascuno un quadrante 10x8 che rappresentano una delle due tavole a fronte dello stradario.

Ognuno dei due giocatori ha una flotta di 4 navi.
Ognuna delle navi occupa esattamente un quadratino della griglia.
La flotta e' cosi composta: Una nave da 1, una da 2, una da 3, una da 5.
Le navi non possono essere disposte in senso obliquo.

Il lancio dei dati stabilisce chi comincia il bombardamento.
Vince il giocatore che per primo riesce ad affondare tutta la flotta avversaria.

L'ultimo quadrato dell'ultima nave affondata rappresenta il punto dello stradario da raggiungere.
A questo punto il quadrante della flotta affondata, viene sovrapposto alla tavola corrispondente nello stradario e verra' cosi visualizzata la meta da raggiungere.

Scelta delle tavole
La somma delle nostre date di nascita 1+1+8+1+9+8+2 e 1+4+1+1+9+8+4 dara' il numero di una tavola e automaticamente di quella contigua. Le due tavole sono la 58 e la 57.

A questo punto il gioco comincia.
La battaglia e' conclusa: la nostra destinazione e' via dei Numisi.

Questa via e' situata nella zona di Tor Marancia: tra la Cristoforo Colombo e via Ardeatina, verso la quale e' chiusa da una cancellata. Infatti per accedervi siamo ritornati su via Aristide Sartorio in direzione della Cristoforo Colombo.
La strada e' in realta' un sentiero che si srotola all'interno della tenuta di Tor Marancia, parte integrante del parco dell'Appia antica e sotto la protezione del WWF.
Da ricerche effettuate, abbiamo scoperto che la tenuta probabilmente prende il nome da "Amaranthus", liberto della famiglia dei Numisi la villa dei quali si cela nel cuore della tenuta.

Lungo il sentiero, sul lato est, si apre un vialetto interno protetto pero' da un recinto all'interno del quale c'era una casetta con annesse altre piccole baracche, probabilmente dove vengono tenuti gli animali. All'inizio del vialetto 2 cartelli montati su semplici pali in legno: quello a destra riporta i numeri civici, quello a sinistra un minaccioso "vietato entrare".
Ci siamo addentrati lungo il nostro sentiero e ci siamo imbattuti dopo pochi metri in una coppia di vecchiette con tanto di busta piena-di-non-sappiamo-cosa alla mano. Percorriamo ancora qualche metro e siamo costretti a lasciare il passo ad una macchina con a bordo due signori carica di ortaggi. Probabilmente provenivano da qualche orto vicino.
Era un pezzo di campagna, di agro romano messo li tra stradoni, auto e palazzi.
Continuiamo a camminare ma la nostra curiosita' e' messa a dura prova da una coppia di maremmani che ci abbaiano contro e cominciano ad avanzare facendoci indietreggiare fino al cartello "vietato entrare".
Ormai certi che quel monito e' diretto a noi, un po' a malincuore torniamo indietro, concludendo cosi la nostra piccola esplorazione in questo piccolo angolo bucolico.






Carla Felicetti Maurizio Fusco

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