giovedì 1 maggio 2008

Intermezzo personale • Jessica Maglietta

L'esperienza delle due derive e della prima esercitazione mi ha messo a confronto con la città di Roma ed i suoi molteplici aspetti. Ognuno di noi interagisce con la propria città in modo diverso, secondo le varie abitudini, secondo i vari tipi di educazione e tutto ciò crea la città.

La prima esercitazione chiedeva di creare la propria mappa mentale, ovvero come ci dislochiamo all'interno della nostra città o paese. Io ho scelto di confrontarmi con Roma anche se non è la mia città e forse proprio questo mi ha incuriosita. Con il mio paesino mi ci sono già confrontata troppo è piccolissimo però ammetto di non conoscere tutto nei minimi particolari ma nonostante ciò ho scelto Roma, che ti permette sempre di scoprire nuove cose. Io all'intero di Roma compio sempre gli stessi tragitti, dal collegio in Via del Teatro Marcello, passo davanti al campidoglio, all'altare della patria e vado o in Via del Corso per arrivare in facoltà o fare un pò di shopping, o per i Fori Imperiali per andare a trovare il mio ragazzo. Con il mio ragazzo invece vado spesso alla feltrinelli a Largo di Torre Agentina, dove ti puoi sedere sui comodi divani e leggere qualche libro.

Sia per la prima deriva che per la seconda purtroppo il fato mi ha ricondotto in posti che frequento ogni giorno, perciò non mi è stato possibile conoscere posti nuovi di Roma.

Per la pima deriva davanti alla Feltrinelli sono rimasta stupita dalla tanta gente che c'era, ognuno prendeva una direzione, ho conosciuto la vita frenetica di Roma.
Una cosa alla quale non sono abituata è che ogni città ha i suoi ritmi e perciò anche Roma in quanto tale ne ha dei suoi!
I primi tempi abituata ai ritmi del mio paese mi avviavo sempre all'ultimo momento facendo dei ritardi assurdi e mano a mano mi sono dovuta abituare.
La vita cittadina è molto frenetica, non si arriva mai, si va sempre di fretta, non c'è tempo per rilassarsi, tutto è caotico, c'è molto stress. Ciò l'ho riscontrato nella prima deriva dopo aver deciso di inseguire quella donna abbiamo notato che andava di fretta correva correva tutto ciò che la circondava le era indifferente, non riuscivamo a starle dietro.
Questo penso che sia il lato negativo della città, procura troppo stress e l'uomo tende a rinchiudersi nel suo mondo nei suoi impegni, lasciandosi scivolare di dosso quello che lo circonda, invece ciò è sbagliato perché l'uomo deve confrontarsi con la sua città, la città ha bisogno dell'uomo!

La seconda deriva invece è stata più rilassante perché i ritmi li abbiamo dettati noi, siamo andate con calma e ci siamo godute Roma da vere turiste.

A conclusione lavoro credo che questi elaborati vadano confrontati non solo tra i componenti dei singoli gruppi, ma tra i vari gruppi, è bello lo scambio di opinioni e l'interazione tra le persone.

Devo essere sincera inizialmente la richiesta del professore mi è sembrata molto assurda, adesso a lavoro compiuto penso che sia molto interessante e che da sola non avrei mai pensato di perdermi.
La parole perdermi mi ha sempre fatto molta paura, ma oggi ho scoperto che ha un doppio lato oltre quello negativo della paura, che è il confronto, il perdersi per confrontarsi!

Jessica Maglietta

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